
IL PORTAFOGLIO MODELLO DI CERTIFICATI E DERIVATI
Un’asset allocation ottimale calibrata mensilmente sulle analisi macroeconomiche del nostro Ufficio Studi, che utilizza certificati settoriali dal marcato profilo asimmetrico. Nasce così il portafoglio modello di Certificati e Derivati, un’asset allocation modello gratuita e statica che ogni mese verrà riproposta sulla base delle condizioni di mercato(*).
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COMPOSIZIONE SETTORIALE
I PESI DEL PORTAFOGLIO DI LUGLIO
Assicurativo 20%
Utilities 22%
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IL COMMENTO DELL’UFFICIO STUDI DI CERTIFICATI E DERIVATI
Nuovo appuntamento per il Portafoglio Modello realizzato dall’Ufficio Studi di Certificati e Derivati, dove presentiamo una soluzione composta da alcuni dei migliori prodotti quotati sul secondario e finalizzata a minimizzare la volatilità di portafoglio pur permettendo un considerevole flusso di premi annui.
Il contesto macroeconomico globale sta vivendo un cambiamento di paradigma che sta riscrivendo le regole tradizionali dell’intermarket: il vecchio ordine basato su un dollaro dominante, tassi reali negativi e un’equity statunitense sempre al comando sembra ormai avviato verso una transizione, con implicazioni profonde sull’allocazione di portafoglio e sulla costruzione del rischio. Da inizio anno, il mercato ha assistito a un significativo cambiamento nella correlazione tra asset: l’oro, storicamente ancorato ai tassi reali, ha continuato a salire nonostante un netto aumento dei rendimenti reali (+200 bps dai minimi del 2021), rompendo un rapporto che per decenni era stato quasi meccanico. Allo stesso modo, il dollaro ha smesso di comportarsi come il tradizionale bene rifugio cedendo il passo a un paniere più diversificato di valute rifugio e asset alternativi. Non è un caso che l’indice DXY abbia recentemente toccato nuovi minimi ciclici mentre l’euro e lo yen tornano ad attrarre riserve globali, in un contesto in cui le banche centrali cercano una maggiore diversificazione valutaria. Nel frattempo, i Treasury americani hanno perso il loro status di “porto sicuro” con la curva dei rendimenti che suggerisce l’avvio di una nuova fase di “bear steepening”, alimentata non da aspettative inflazionistiche bensì da una crescente richiesta di premio per il rischio fiscale. La normalizzazione del term premium e l’inquietudine per la crescente dominanza fiscale (in cui la politica di bilancio prevale su quella monetaria, tipiche delle ere Repubblicane ma soprattutto trumpiste) stanno facendo emergere interrogativi su quale sia oggi il vero valore “neutrale” dei tassi d’interesse. In questo scenario, le tradizionali strategie 60/40 vengono messe in discussione: sempre più investitori istituzionali stanno migrando verso strutture 60/20/20, che affiancano a equity e bond una componente significativa di asset alternativi a bassa correlazione come oro, Bitcoin, strategie CTA o liquidità difensiva. Gli Sharpe e Sortino Ratios degli ultimi mesi confermano il vantaggio competitivo di questi strumenti in un contesto dove i modelli trend-following tradizionali sono stati messi in difficoltà dal rapido cambio regime di aprile. Anche l’equity sta vivendo una rotazione sottile ma strutturale: l’indice MSCI EAFE (mercati emergenti) ha mostrato una revisione positiva degli utili superiore a quella dell’S&P 500 sintomo di una convergenza fondamentale tra US e non-US. Questo, unito alla contrazione del differenziale valutativo (P/E USA a 21x contro 15x del resto del mondo), apre le porte a una possibile rivalutazione degli asset ex-USA. La narrativa TINA (There Is No Alternative) sta lasciando spazio alla nuova realtà, dove le alternative sono numerose ed in aumento.
Asset Allocation
Il portafoglio modello di questo mese include cinque certificati selezionati in base all’attuale regime di volatilità, progettati con un’ottica difensiva senza rinunciare ad un rendimento competitivo. La composizione riflette un’esposizione mirata ai comparti assicurativo (20%), bancario (21%), automotive (18%), lusso (19%) e utilities (22%), sfruttando le opportunità date dalle opzioni Airbag e Callable quotate sul mercato secondario, con pesi bilanciati sulla base relativa del settore di competenza. I certificati presentano barriere difensive, poste tra il 40% e il 60%, assicurando un alto grado di sicurezza in caso di ribassi significativi dei sottostanti. Le cedole mensili garantiscono rendimenti sostenuti, e variano tra lo 0,667% e l’1%; si tratta di rendimenti estremamente competitivi se commisurati al grado di protezione offerto dai prodotti. Strutture come Airbag e Step Down potenziano la resilienza del portafoglio mentre i trigger autocall decrescenti dal 2025 introducono ulteriore flessibilità.
I basket sono stati selezionati con una consistente correlazione infra-basket ma con una attenta diversificazione tra strumenti per i settori di appartenenza dei titoli. L’analisi di scenario evidenzia la robustezza del portafoglio anche in condizioni di stress; in uno scenario estremo di ribasso del 50% dei sottostanti, la perdita attesa sarà contenuta al 5,53% mentre al contrario, in condizioni di mercato neutre, il rendimento è al 34,47%. Con una durata media di 3,65 anni e un rendimento annuo ad ora del 9,45%, questo portafoglio rappresenta una scelta strategica per bilanciare esposizione al rischio e ritorni stabili, contestualmente ad un posizionamento europeo ben commisurando la volatilità e consente un generale posizionamento difensivo a fronte dell’attuale rallentamento della crescita economica e della spinta al rialzo dell’inflazione.

IMPORTANTE
Il portafoglio modello mensile rappresenta un’asset allocation dinamica, una fotografia sull’attuale contesto di mercato che viene seguita attraverso la scelta di certificati d’investimento sui settori prescelti. Ogni mese, senza alcun vincolo di continuità, possono venire selezionati altri Isin pur sul medesima tipologia di sottostante in quanto ritenuti potenzialmente più efficienti. Il portafoglio modello mensile rappresenta un’asset allocation dinamica, una fotografia sull’attuale contesto di mercato che viene seguita attraverso la scelta di certificati d’investimento sui settori prescelti. Ogni mese, senza alcun vincolo di continuità, possono venire selezionati altri Isin pur sul medesima tipologia di sottostante in quanto ritenuti potenzialmente più efficienti.
Esempio
Nell’asset allocation di luglio 2023 era presente un certificato agganciato a Solaredge. Tale certificato nel mese di ottobre è stato oggetto di operazione di switch per tramite di due diverse alternative. Tale comunicazione è stata riservata a coloro che avevano attivato il servizio di monitoraggio.

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