IL PORTAFOGLIO MODELLO DI CERTIFICATI E DERIVATI
Un’asset allocation ottimale calibrata mensilmente sulle analisi macroeconomiche del nostro Ufficio Studi, che utilizza certificati settoriali dal marcato profilo asimmetrico. Nasce così il portafoglio modello di Certificati e Derivati, un’asset allocation modello gratuita e statica che ogni mese verrà riproposta sulla base delle condizioni di mercato(*).
COMPOSIZIONE SETTORIALE
I PESI DEL PORTAFOGLIO DICEMBRE
Tecnologici 25%
IT0006766395 (25%) su Nvidia, Alphabet cl. C, Meta, Tesla
Bancario 21%
DE000VC9UKH3 su BPER, Mediobanca, Intesa Sanpaolo, UniCredit
IL COMMENTO DELL’UFFICIO STUDI DI CERTIFICATI E DERIVATI
Nuovo appuntamento con il Portafoglio Modello realizzato dall’Ufficio Studi di Certificati e Derivati che propone una soluzione compatta e tatticamente selezionata per affrontare l’incertezza del mercato in un quadro economico complesso che si muove in equilibrio tra dinamiche contrastanti, con mercati che seguono un copione di “atterraggio morbido”, ma con rischi crescenti.
L’indice S&P 500, supportato da utili in crescita e multipli P/E espansivi, continua a mostrare resilienza. Tuttavia, l’espansione simultanea di utili e valutazioni solleva dubbi sulla sostenibilità di questi livelli nel 2025, soprattutto considerando un trailing P/E già al 26x e una crescita degli utili vicina al 9%. Un confronto con cicli passati, come il periodo “Goldilocks” degli anni ’90, suggerisce che condizioni favorevoli potrebbero essere di breve durata. La curva dei rendimenti rimane invertita, con il tasso Fed Funds vicino il 4,5% mentre i rendimenti a 10 anni oscillano attorno al 4,4%. Questo riflette la possibilità di un premio a termine in crescita, alimentato da deficit strutturali e una politica fiscale espansiva. La correlazione positiva tra azioni e obbligazioni dal 2022 persiste, segnalando un cambiamento nel regime di mercato rispetto alla tradizionale decorrelazione: questo contesto rende più complesso per i mercati obbligazionari sostenere le valutazioni attuali senza un significativo aggiustamento dei tassi. Nel mercato valutario, il dollaro statunitense ha completato un rapido rimbalzo dai minimi ai massimi della sua gamma storica, guidato dalla revisione delle aspettative sui tagli dei tassi: la forza del dollaro potrebbe iniziare a pesare sulle condizioni finanziarie globali, specialmente nei mercati emergenti, già sotto pressione a causa dell’aumento del costo del debito in dollari. Infine, la liquidità globale, supportata dalla moderazione dell’inflazione e dal restringimento del TIPS reale a 2 anni, suggerisce un potenziale aumento di liquidità per il 2025. Il rischio di una compressione dei multipli P/E persiste, soprattutto se il costo del capitale continuerà a salire con una delicata transizione tra politiche monetarie restrittive e fiscalità espansiva, tra mercati che cercano di bilanciare ottimismo e realtà economica. La sfida sarà mantenere una crescita equilibrata senza alimentare bolle speculative. Venendo al nostro portafoglio, la scelta del comparto tecnologico americano è stata guidata dal consistente afflusso di liquidità nella regione, accompagnato dal rafforzamento del dollaro, che rappresenta un fattore sfavorevole per i mercati emergenti, e dalla persistente debolezza europea: negli ultimi mesi, il settore tecnologico ha mostrato segnali di debolezza, determinati dalla rotazione dei portafogli da parte degli investitori. Questo contesto ci ha spinti a considerare l’attuale fase come un’opportunità favorevole per incrementare l’esposizione al settore. Parallelamente, le Utilities europee sono state incluse in portafoglio in previsione di un atteggiamento più aggressivo da parte della BCE, scenario che potrebbe tradursi in una contrazione dei tassi reali, un movimento potenzialmente positivo per il settore. Il portafoglio, che generà un teorico rendimento del 9,38% annualizzato, presenta strutture difensive accostate a basket settoriali Blue Chip.
Asset Allocation
Il portafoglio modello di questo mese si compone di cinque certificati selezionati per offrire un mix bilanciato tra esposizione settoriale e resilienza, con un’attenzione particolare ai comparti tecnologico, utilities e difesa. La ripartizione settoriale evidenzia una prevalenza delle utilities (32%), seguite dal comparto tecnologico (25%) e bancario (21%) e, in misura minore, dal settore difesa (22%). Questa diversificazione mira a massimizzare il potenziale di rendimento riducendo al contempo la volatilità complessiva del portafoglio. I certificati presentano barriere comprese tra il 50% e il 60%, con frequenze cedolari mensili che variano tra lo 0,73% e lo 0,90%. Particolarmente interessante è l’inclusione di strutture difensive come i certificati Airbag e Step Down, che forniscono una protezione aggiuntiva in caso di ribassi marcati del sottostante.
IMPORTANTE
Il portafoglio modello mensile rappresenta un’asset allocation dinamica, una fotografia sull’attuale contesto di mercato che viene seguita attraverso la scelta di certificati d’investimento sui settori prescelti. Ogni mese, senza alcun vincolo di continuità, possono venire selezionati altri Isin pur sul medesima tipologia di sottostante in quanto ritenuti potenzialmente più efficienti. Il portafoglio modello mensile rappresenta un’asset allocation dinamica, una fotografia sull’attuale contesto di mercato che viene seguita attraverso la scelta di certificati d’investimento sui settori prescelti. Ogni mese, senza alcun vincolo di continuità, possono venire selezionati altri Isin pur sul medesima tipologia di sottostante in quanto ritenuti potenzialmente più efficienti.
Esempio
Nell’asset allocation di luglio 2023 era presente un certificato agganciato a Solaredge. Tale certificato nel mese di ottobre è stato oggetto di operazione di switch per tramite di due diverse alternative. Tale comunicazione è stata riservata a coloro che avevano attivato il servizio di monitoraggio.
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